Sandro Salumi Show

Max Sonsogno, Nando Prati, Matteo Savini

Massimiliano Sonsogno e Nando Prati sono gemelli: Massimiliano nasce nel 1983 (l'anno del caso Tortora) e Nando nel 1986 (l'anno in cui si chiuse il caso Tortora).

Si esibiscono in coppia da quando hanno scoperto che la loro madre era una persona (e non un istrice). Per questo smettono di girare di zoo in zoo e si dedicano come papà Enzo allo spettacolo. Amano raccontare che la vita è amara, che non ci sono più le mezze stagioni e che un mandarino è sempre meglio di un buon avverbio. Effettivamente lo è. La loro parola preferita è “ampolla”, ma la usano esclusivamente quando vogliono salutare qualcuno. Moriranno senza che nessuno dica "salutavano sempre".

Il loro spettacolo “Sandro Salumi Show" parla di tante cose tranne una, ma non amano dire quale. Un pot-pourri di musica e parole, una miscellanea di dialoghi e canzoni, un miscuglio di testi e melodie, un'accozzaglia di soliloqui e motivetti orecchiabili. Il tutto condito con un insolito e smodato utilizzo di sinonimi.

Uno spettacolo dedicato al grande Sandro Salumi, il comico che ha deciso di negarci la sua presenza decidendo di non nascere. Sandro è il comico che c'è dentro ognuno di noi e che spinge per uscire, soprattutto dopo il cenone di Natale nei paesi del mezzogiorno, che comunque, checché se ne dica, raccoglie la pesante eredità di una politica miope che spesso lo ha trascurato in favore del Friuli Venezia Giulia.

Matteo Savini suona il contrabbasso. Non sempre, ma talvolta lo fa.